Reggio Calabria. Il prestigioso tour di Edilio, il portale nazionale sull’edilizia più consultato da progettisti, investitori, imprese e innovatori ha fatto tappa alla sala Calipari di Palazzo Campanella , l’8 marzo a Reggio Calabria. Una straordinaria vetrina e giornata di formazione ed informazione sui temi dell’industria 4.0, dell’antisismica, dell’efficienza energetica, dell’innovazione in cui si confronta il mondo della produzione e della progettazione con quello della ricerca e dell’università, delle aziende e dei progettisti. E’ cosi che l’8 marzo è stata l’occasione per anticipare uno dei progetti sperimentali che ha già raggiunti alti livelli di prototipazione dell’azienda di Antonino De Masi, il modulo abitativo S2_Home, doppia sicurezza, antisismica e ambientale, con la relazione della team manager del progetto Prof.ssa Arch. Consuelo Nava, che assiste l’azienda in questa impresa nelle attività di ricerca e sviluppo e su questa attività ha scelto di lavorare con docenti e ricercatori dell’Università di Trento, Enea Trisaia, con professionisti calabresi e con la start up innovativa PMopenLab. La relazione ha avuto un successo importante anche in questa occasione. Il progetto – ricerca denominato “S2_Home” – double safety home – la doppia sicurezza dell’abitare (sismica e sociale/ambientale), persegue la strategia di sviluppo e ricerca dell’Azienda DemTech di Antonino De Masi sui temi dell’innovazione connessi alle tecnologie di meccanica automatizzata, applicata alla realizzazione di sistemi e componenti al servizio della salute e della qualità della vita degli utenti e dell’innalzamento dei livelli di efficienza della produzione connessa a tali sistemi. Il modulo abitativo S2_Home, si realizza quindi attraverso lo studio approfondito dei sistemi abitativi mobili e automontanti per arrivare ad una proposta capace di rispondere ad una domanda di abitazione tipica degli insediamenti di emergenza, ma che punta alla qualità dell’abitare, all’efficienza delle prestazioni di funzionamento ed uso, alla versatilità della costruzione di potersi localizzare in differenti clima e di renderlo disponibile a sistemi aggregativi di insediamento, all’economia della sua realizzazione attraverso i processi di ottimizzazione e risparmio dei modelli di funzionamento energetico e dei servizi, oltre che dell’economia di scala attuabile sulla filiera di produzione, utilizzando tecniche e lavorazioni possibili nelle officine dell’azienda. Tra le condizioni ed i requisiti fondamentali di tale modulo, ascrivibili ai settori edilizi “dell’off-shore e dell’off-site” (autonomia energetica e prefabbricazione evoluta), la necessità di trasportare tutte le sue parti tecniche con una mobilità sostenibile e efficace, in grado di utilizzare automezzi per trasporti ordinari e trasferire gli spazi-modulo abitativo come è in uso per il trasporto di containers. La loro definizione tipologica e tecnologica, così come l’uso di telai in alluminio per la configurazione della scatola portante dei pannelli di involucro e la struttura in acciaio, è stato scenario acquisito da altre sperimentazioni dell’Azienda (Safety Cell) e capacità di realizzazione dei suoi prototipi in officina. Ma l’innovazione si è spinta tra il disegno e la fabbricazione digitale, i processi di “innovation driven design” e il project management per l’edilizia evoluta. “Si è trattato di di 8 mesi di design e pre-prototipazione, di testing e di lavoro appassionato in team e con l’imprenditore De Masi. Questo progetto è molto più che una sperimentazione, ha tutte le carte per attivare una filiera di edilizia sostenibile e prefabbricazione evoluta di insediamenti e distretti energeticamente autosufficienti e sicuri. L’azienda De Masi ha il now how per avviare tale esperienza a G.Tauro. Adesso serve continuare e investire su questa impresa e sul coraggio non certo nuovo di A. De Masi. C’è un’innovazione che è produzione di valore etico a cui la Calabria dovrebbe guardare”, ha risposto l’arch. Nava ad una delle domande in sala. A margine della giornata Antonio De Masi, coglie l’occasione per ribadire la sua missione: “ Credo fortemente che lo sviluppo del nostro territorio passa dalla nostra capacità di essere “competitivi” in particolare dal punto di vista tecnologico. L’innovazione, la ricerca sono sempre stati al centro della mia attenzione, ho nel mio piccolo , progettato e realizzato e brevettato diversi prodotti, che mi consentissero di essere presente sui mercati con macchine e prodotti altamente innovativi. L’innovazione tecnologica insieme alla grande capacità e professionalità dei nostri giovani sono per me un elemento dirompente per la crescita della nostra terra. Certamente tutto ciò deve anche passare dalla capacità di aggregare di mettere insieme competenze ed esperienze a volte anche lontane. Questo progetto insieme ad altri doveva essere presentato in una manifestazione pubblica che doveva tenersi nella mia azienda di Gioia Tauro poco tempo fa. Avevo organizzato ciò con lo scopo di far vedere un apparente “contraddizione” da un lato un’azienda presidiata dall’esercito il cui imprenditore sotto scorta, per le aggressioni criminali, e dall’altra parte la capacità di innovare di progettare di costruire, di sognare” di creare sviluppo. Una “contraddizione” apparente che poteva invece essere una “forza” un’energia per dare maggiore vigoria e determinazione nel lottare per i valori assoluti, come la libertà e la dignità di vivere in una terra normale. Volevo far vedere i due lati della medaglia dimostrando che con tutto ciò si può e si deve continuare a pensare ad un domani migliore. Spero che questo divenga possibile presto. Un grazie va a tutti coloro i quali hanno lavorato su questo progetto ed un forte apprezzamento professionale ed umano lo faccio alla Prof.ssa Consuelo Nava.”
https://www.newz.it/2018/03/10/presentato-il-progetto-innovativo-home-s2-di-antonino-de-masi-nella-tappa-nazionale-di-edilio-tour/294599
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